Prepariamoci al primo reality show in diretta da Marte.
Ma prima andiamo prima per gradi.
Il 2012 è stato definito LA PRIMAVERA DEL VOLO SPAZIALE. E proprio a partire dallo scorso maggio hanno preso il via una serie di progetti – quasi tutti finanziati da privati – per la colonizzazione di Marte, dove al momento si trova Curiosity.
(il primo contatto di Curiosity)
Ma, come dicevamo, andiamo per gradi e vediamo chi c’e’ in gara per portare vita umana non solo su Marte ma anche sulla Luna.
Il 29 maggio la Sierra Nevada Corporation ha completato il primo test di volo assistito del proprio veicolo suborbitale: il Dream Chaser.
Pochi giorni prima, XCOR Aerospace ha annunciato di aver completato i test della pompa dell’ossigeno liquido della propria navetta suborbitale: il Lynx. Excalibur Almaz ha annunciato di avere in programma lanci verso la stazione spaziale internazionale e verso l’orbita lunare.
Nello stesso periodo Virgin Galactic ha ricevuto l’autorizzazione a effettuare lanci sperimentali della sua SpaceShipTwo da parte della Federal Aviation Administration.
Il 30 maggio Moon Express ha annunciato di aver comprato la Next Giant Leap, LLC realizzando così la prima acquisizione di una compagnia partecipante al Google Lunar X PRIZE (un premio da 30 milioni di dollari per la prima compagnia privata in grado di inviare autonomamente un lander robotico sulla luna).
Il 31 Blue Origin ha annunciato di aver completato un importante controllo dei sistemi del proprio veicolo orbitale.
A tutto questo bisogna aggiungere l’annuncio dei giorni scorsi della Planetary Resources e il fatto che da qualche settimana è partita la fase di test del motore ibrido jet/razzo “Sabre”, uno dei componenti chiave dello spazioplano britannico Skylon.
Ed eccoci finalmente alla notizia che annuncia la progettazione del primo – spettacolare -avamposto umano su Marte. Bisogna solo aspettare il 2023 per assistere a quello che il suo fondatore definisce: “l’evento mediatico che farà impallidire il Grande Fratello”.
In questa vera e propria primavera del volo spaziale privato si inserisce il recente annuncio della costituzione di Mars One (qui il sito ufficiale): una compagnia olandese il cui ambiziosissimo obbiettivo è di realizzare un avamposto umano sul pianeta rosso entro il 2023. La compagnia che al momento è impegnata a raccogliere fondi per il progetto, dovrebbe inviare già nel 2018 un rover per scegliere il punto ideale dove costruire l’insediamento marziano. In seguito, dopo altre missioni preparatorie dedicate alla realizzazione dell’habitat, nel 2022 dovrebbero partire alla volta di Marte i primi 4 astronauti umani. Una novità è che per autofinanziarsi la compagnia ha intenzione di trasformare la missione nel più grande evento mediatico di tutti i tempi: Bas Lansdorp, l’imprenditore fondatore della società lo definisce come “l’evento mediatico che farà impallidire il Grande Fratello”.
(mr. Bas Lansdorp)
Una sorta di reality show prolungato seguito in mondovisione. Un altra particolarità del progetto è che gli astronauti non faranno mai ritorno: per diminuire i costi la missione sarà infatti di sola andata, gli uomini e le donne inviati in missione saranno volontari disposti a non fare mai più ritorno sulla Terra. In effetti, l’obiettivo a lungo termine è proprio di colonizzare gradualmente il pianeta; ogni 2 anni verranno inviati altri aspiranti marziani e l’avamposto comincerà a diventare una colonia sempre più autosufficiente.
(simulazione del progetto MARS ONE)
Forse è inutile commentare la notizia con frasi retoriche, citando ‘la società dello spettacolo’, la coscienza virtualizzata, la dipendenza dal vecchio ma sempre gettonatissimo tubo catodico (inteso in tutte le sue declinazioni e assuefazioni da) o la caduta degli dei. Alla fin fine questo siamo, una massa di maldestri curiosi, morbosi egoisti bisognosi di attenzione. Ecco perché mr. Lansdorp non ha torto a proporre un piano così discutibile di promozione per quel suo viaggio senza ritorno. Qualche anno fa (1997) un film di altissimo livello ‘Gattaca – la porta dell’universo’ portava su pellicola il sogno di volo dell’ Icaro tecnologico. Semplificando di molto la trama, si tratta in sintesi della competizione di un gruppo di giovani che vogliono conquistarsi un posto sulla navetta che andrà su Titano. Peccato che quei ragazzi – solo nel film, per il momento – fossero selezionati secondo le regole dell’ingegneria genetica che divide gli esseri umani in Validi (concepiti in provetta col DNA manipolato) e Non Validi (gli altri, quelli nati col vecchio sistema), considerati dei paria.
(Gattaca: capitolo Aspettativa di vita)
Mi domando solo come mr. Lansdorp selezionerà i vari icaro del suo reality in onda in mondovisione dal 2023. Con riassunti quotidiani rigorosamente trasmessi in fascia prime time, deduco.
Simulando una risposta al titolo di questo articolo:
Certo signorina, dovrebbe passare tra un’ora. Ha con se il documento di viaggio? Altrimenti può acquistarlo qui all’angolo, per soli 500mila* dollari.
*(è quanto si stima potrà costare realmente a un privato il biglietto del suo viaggio spaziale)
FONTI: